lunedì 28 dicembre 2015

08.03 il romanzo: La ragazza della torre


l'autrice del libro
I primi anni delle superiori mi sono innamorata di un romanzo, parte di un trilogia, scritto da Cecilia Dart-Thorton, in sostanza è la classica avventura fantasy medioevale che presenta delle particolarità, viene proposto un mondo abitato da molte entità maligne per cui tutti i trasporti via terra sono pressocché impossibili, per ovviare alla situazione le merci e i messaggi sono trasportati per via aerea utilizzando dei cavalli alati e delle navi volanti, ovviamente per aiutare i cavalli e per rendere possibile il volo delle navi viene impiegato un materiale che sfrutta il magnetismo del pianeta creando una forza opposta che permette alle navi di librarsi in aria.
Lo stesso meccanismo di repulsione magnetica viene utilizzato per far muovere gli ascensori, il sildron (metallo inventato dall'autrice) posto al di sotto della cabina è schermato e
il moto verticale si ottiene togliendo parte della schermatura.
Ecco di seguito un brano in queste invenzioni fantasiose sono descritte:

copertina del primo volume della saga
"Quando una linea di fuoco si accendeva lungo il confine del mondo, il sole iniziava la sua ascesa,simile ad una moneta d'argento tra le nubi grigie. E dal sud, per metà in fiamme, una nave a vela giungeva fluttuando nell'aria.
Il mondo dipendeva dalle proprietà del sildron per una molteplicità di scopi.
Le splendide ali da cigno degli eotauri servivano soprattutto per manovrare nell'aria. Nel corso dei secoli, quelli animali si erano evoluti, passando dagli originali cavalli minuscoli come uccelli, a esemplari abbastanza grandi da poter essere cavalcati per alzarsi in volo quella mole notevole aveva bisogno del sildron. Come il ferro magnetizzato, il sildron possedeva infatti proprietà invisibili, tanto strane e potenti da sembrare quasi magiche.
Le navi del vento portavano delle terre esterne i carichi più diversi, alcuni destinati alla torre, altri diretti all'interno. Al porto di Isse, tutti i carichi giudicati troppo grossi o privi di effettivo valore non venivano trasportati dai cavalli celesti purosangue bensì da carovane di carri che viaggiavano sotto pesante scorta. In alternativa, erano issati mediante corde, fino al molo delle navi del vento, a centododici piedi dal suolo, al livello sette, dove venivano stivati nelle possenti navi che volavano grazie al sildron. Gli eotauri e i piccioni viaggiatori non erano gli unici corrieri celesti della torre, me erano i più veloci. Essendo i mezzi di trasporto più grandi in assoluto, le navi del vento potevano trasportare molti passeggeri e carichi voluminosi.
Il vento gonfiava le vele come faceva con qualsiasi nave d'acqua ma le onde, per loro, erano le cime oscillanti degli alberi, gli uccelli erano i pesci, le montagne erano i frangenti, la marea era generata dall'alternarsi quotidiano del giorno e della notte, le nubi erano la spuma. Il sildron le teneva sospese nell'aria, esercitando una spinta contro il terreno per alimentare i loro piccoli, instabili propulsori.
Quel metallo argenteo era usato per i ferri e i finimenti degli eotauri e serviva appunto a sollevare e a sospingere le navi del cielo. [...] Con l'acqua, tuttavia, esso perdeva la sua forza, dunque quelle navi non potevano attraversare il mare. [...]"


Per leggere l'intero libro, ormai non più in ristampa, potere cliccare qui. La trilogia si compone di altri due volumi: "La signora di Erith" e "La dama delle isole" reperibili in biblioteca o nel sito linkato sopra.


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